martedì 8 febbraio 2011

La giornata del silenzio...

Mi sento di condividere pienamente le parole che Beppino Englaro ha scritto, rispondendo a chi gli chiedeva di partecipare attivamente alla vergognosa giornata nazionale degli stati vegetativi.

Una tale giornata, promossa da chi questi stati vegetativi li vuole ad ogni costo preservare indipendentemente da quale fosse la volontà della persona, è la negazione di ogni libertà personale, è la celebrazione della volontà (espressa anche nel disegno di legge sul fine vita) che i cittadini e i loro corpi siano ostaggi dello stato, privati anche della libertà di scegliere di NON vivere una vita che non è più vita.
Il fatto poi di mettere questa "celebrazione" nel giorno della morte di Eluana è l'estremo sfregio alla battaglia e alla sofferenza patita da chi ha dovuto combattere quasi 20 anni per far rispettare la volontà della figlia, oltre che alla sofferenza e alle battaglie di chi sta ancora combattendo.



Perciò spero che tanti domani sceglieranno di festeggiare questa giornata con un pensiero per quelli che, finalmente, non ci sono più e con un muto ringraziamento a quanti si sono esposti e hanno sofferto e hanno combattuto.
Sperando che un giorno queste battaglie assurde non siano più necessarie.

Testo completo della lettera di Beppino Englaro, qui

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