lunedì 3 settembre 2012

#salvaiciclisti e i 30 Km/h

In questo periodo è tutto un parlare di questa iniziativa, SalvaiCiclisti, e della proposta di abbassare il limite di velocità in tutti i centri abitati a 30 km/h.

Vivendo a Milano, francamente, credo che cambi poco. Tanto, nelle vie del centro dove sarebbe imposto questo nuovo limite, diciamocelo, non è che anche attualmente si vada poi più veloci.
Tra strade disastrate, mezzi pubblici senza corsia preferenziale e macchine parcheggiate in seconda (terza, quarta...) fila, raggiungere i 30 km/h è già una benedizione.

Da persona a cui piacerebbe molto girare in bicicletta (se vivessi a milano city, si intende, non nel paesino a 20 Km unito a milano solo da superstrade dove viaggiare in bicicletta è un suicidio), credo che i problemi siano altri.
Strade troppo strette e troppo affollate. Anche il più disciplinato dei ciclisti si troverà a fare slalom allucinanti per superare le macchine parcheggiate ovunque.
Strade troppo disastrate. Anche il più disciplinato dei ciclisti si troverà a fare slalom allucinanti per evitare buche, binari (morti e non), sampietrini divelti, tombini profondi 30 centimetri. E dove ci sono cantieri, non si tiene mai presente che ci devono passare anche le biciclette.
Assenza quasi totale di piste ciclabili. Anche dove ci sono marciapiedi profondi 3 metri, si preferisce SEMPRE ridurre il marciapiede per fare parcheggi piuttosto che riservare un metro, un metro e mezzo dello stesso per fare una pista ciclabile.

Viste tutte queste problematiche, non so quanto possa essere utile una diminuzione della velocità in centro. Intendiamoci, male non fa.
Ma mi piacerebbe (e forse lo è, non lo so), se questa proposta di provvedimento fosse associata ad altre iniziative strutturali che rendano le strade più fruibili e altre, più generiche, di educazione all'utilizzo della strada e degli spazi comuni in generale.

E qui l'educazione servirebbe a tutti, automobilisti, pedoni, ciclisti, scooteristi, fruitori di auto elettriche, utenti dei servizi pubblici.
Ognuna di queste categorie si comporta come se la strada fosse solo sua. E' tutto un fiorire di scooter che superano le file di macchine facendo lo slalom, pedoni che si lanciano in mezzo alla strada perchè sta arrivando la 90 (ne passa una ogni 5 minuti, porca miseria, è il caso di rischiare la morte per prendere proprio quella?), macchine che passano con il rosso "perchè tanto è appena scattato ed è ancora rosso dall'altra parte" e ciclisti, sì, anche ciclisti, che vanno allegramente a 20 km/h, senza mani, parlando al telefono e ignorando i semafori.

Ma prevedere una patente per chi si muove in strada, con qualsiasi mezzo?