giovedì 21 luglio 2011

Le pie illusioni di monsignore

Il sito dello UAAR riporta che, secondo monsignor Fisichella
“Verrà un tempo in cui la scienza chiederà aiuto alla teologia per conoscere più ampiamente gli ambiti della realtà, e per poter dar risposte al dolore, al tradimento, alla morte”
Posso dire che non credo?
La scienza si muove su binari diversi dalla religione e la religione deve ancora trovare il modo di dimostrare di essere in grado di dare una qualsiasi risposta che abbia dei contatti con la realtà.
Per la scienza gli "ambiti della realtà" non possono avere niente a che fare con le pie illusioni della religione. Che qualcuno VOGLIA che esista un padre onnipotente che veglia su di noi non ha niente a che vedere con il fatto che questo padre onnipotente esista.

Monsignore, ci porti una prova (nel significato scientifico della parola) che esiste un dio e allora la scienza userà quella prova per "conoscere più ampiamente gli ambiti della realtà".
Fino a quel momento, la lasciamo beatamente alle sue pie illusioni.

giovedì 14 luglio 2011

Quando le parole ingannano

Un breve appunto su una delle questioni che mi stanno più a cuore: l'uso fuorviante delle parole. 
E' una tecnica infallibile e utilizzatissima. Usare parole ed espressioni che suggeriscono un significato e che, senza essere assolutamente false, fanno passare un significato falsato, esagerato ed essenzialmente fuorviante. 
E' una tecnica che si basa fondamentalmente su pochi principi:
- la gente è pigra e non verifica le informazioni
- la gente si fa influenzare molto più facilmente di quanto non creda.