martedì 14 giugno 2011

Damon Fowler de noantri

Seguivo un po' di tempo fa la vicenda di Damon Fowler negli Stati Uniti.
Per chi fosse a digiuno della vicenda, segnalo l'ottimo articolo sul blog di Greta Christina (o su Alternet, si tratta dello stesso articolo).
Qui il riassunto: Damon Fowler, studente ateo prossimo al diploma nella High School di Bastrop, in Louisiana, protesta perchè la cerimonia del diploma prevede una preghiera collettiva, il che è un tantino contrario alla Costituzione degli Stati Uniti. La scuola dichiara che ha ragione, non farà la preghiera, però consente senza battere ciglio che una delle studentesse guidi una preghiera nel corso della cerimonia stessa.

Nel frattempo Damon viene ostracizzato dalla comunità, insultato da un membro del corpo docente sulla stampa locale, buttato fuori di casa dalla famiglia, minacciato di morte, per il semplice fatto di aver preteso ciò che dovrebbe essere legalmente garantito dalla Costituzione.

Seguendo la vicenda (che è finita tutto sommato in modo decente, viste le premesse, leggete gli articoli linkati per i dettagli) mi sono trovata a pensare: "Caspita, sembra che negli Stati Uniti siano messi peggio di noi".

Ecco, mi sbagliavo. Bazzicando per le Ultimissime del sito UAAR, mi imbatto in una notizia troppo, troppo simile, soprattutto per i commenti dei protagonisti e i modi assolutamente faziosi di riportare le notizie.

Stavolta la vicenda riguarda dei crocifissi messi all'interno di un'aula scolastica. Il Preside sostiene che sono stati fatti dai bambini durante l'ora di religione, in realtà sono stati donati dalla parrocchia.
Una madre fa presente che non è opportuno che in un'aula scolastica si moltiplichino a dismisura i simboli religiosi, il preside concorda e fa eseguire la rimozione.
Da qui scaturisce l'articolo su La Voce che è, francamente, disgustoso.
Citando:
In pratica, con la sua decisione, il preside ha dato manforte al genitore che considera il crocifisso "un feticcio", "inopportuno e sgradevole"
A parte il fatto che se io non sono cattolica, per me il crocifisso E' un feticcio e, visto che rappresenta un uomo seminudo, morto o morente e inchiodato a una croce, non faccio fatica a dire che magari è inopportuno e sgradevole, in un'aula delle scuole elementari...
A parte questo, dicevo, non è quello che ha detto la madre. Lei ha detto che:
Quando l'esposizione di simboli è eccessiva perchè ne replica uno già presenta, diventa ostentazione inopportuna e sgradevole, soprattutto in considerazione del fatto che non tutti i bambini della classe sono di religione cattolica.
Capito? Non ha detto "Niente crocifissi" (che, a parer mio, andrebbe pure meglio), ma solo "Ok, ma non esagerate, la scuola non è il posto in cui fare proselitismo".
Riguardo ai feticci, la sua dichiarazione è questa:
... la funzione di un'aula scolastica non può trasformarsi nell'esibizione delle proprie convinzioni, il che permetterebbe a tutti di appendere i propri feticci e di fare sfoggio delle preferenze personali.
Cosa c'è di sbagliato in questo? Perchè volersi a tutti i costi offendere per una cosa che NON è stata detta? Che c'è di diverso in questa voluta mala interpretazione rispetto agli integralisti islamici che decidono che un'immagine umoristica di Maometto è stata fatta per offendere loro?

I toni dell'articolo, poi, sono quasi peggio.
 si trattava [...] di piccole immagini [...] in cartoncino che erano state scontornate con le forbici dai bambini
Bello il tentativo di farci credere che i poveri poveri bambini adesso stiano piangendo per la perdita dei loro crocifissi ritagliati amorevolmente con le loro piccole manine. Si, certo. Chiederei al cronista di scoprire dove sono adesso quei crocifissi... se sono stati consegnati ai bambini stessi per metterli in cameretta, sono pronta a scommettere che il 90% sono già nella spazzatura.

 nella primavera 2009 una decisione dell'allora dirigente, oggi in pensione, aveva privato la popolazione scolastica della tradizionale benedizione pasquale.
(enfasi mia)
Povera popolazione scolastica. Immagino che i bambini abbiano passato un'intera settimana di depressione clinica prima di riprendersi.
Tutto questo tralasciando di ricordare che eseguire funzioni religiose in orario scolastico è espressamente proibito. E tralasciando il fatto che i poveri piccoli sono stati privati di tale momento di religioso ed educativo raccoglimento IN ORARIO SCOLASTICO. La benedizione è stata fatta. Fuori dagli orari di lezione. Come deve essere. Così se sono un bambino musulmano, induista, ateo, ebreo, animista o altro, non sono messo nella posizione di dover scegliere tra subire un rito di una religione che non condivido o andarmene, con il senso di esclusione che questo può comportare.

Frase finale dell'articolo:
Del resto, a Montescudo come altrove, nessuna famiglia di altra osservanza religiosa ha mai protestato contro il segno della croce
La gente è così preoccupata dalla fatica che fa a farsi accettare da voi, che nemmeno ha il coraggio di protestare se fate una cosa incostituzionale, discriminatoria e legalmente proibita.
Bella cosa di cui vantarsi....

lunedì 13 giugno 2011

Tributo al coraggio e all'amore

Quando sarete stanchi di discutere sul nostro diritto a morire in modo dignitoso. Quando vi verrà da pensare che "chi se ne frega, tanto non mi riguarda". Quando avrete paura di esprimere apertamente la vostra opinione. Quando vi verrà il dubbio che gli "altri" abbiano ragione.

In uno qualsiasi di questi momenti, andate a leggere qui.

In Loving Memory: Elizabeth -23 August 1968 - 8th June 2007