Se tutti i religiosi (cattolici, protestanti, musulmani, induisti, testimoni di geova ecc... ecc..) la pensassero come lui, non ci sarebbe bisogno dei radicali e dell'UAAR.
Cito qui i passi salienti, e aggiungo il link per chi volesse leggersi l'articolo per intero. (i grassetti sono miei)
D: Nel 2005, in occasione del referendum sulla fecondazione assistita, lei dichiarò al Corriere della Sera che sarebbe andato a votare, lasciando libertà di coscienza ai fedeli. Eppure l’allora presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, era stato molto chiaro nel richiamare la Chiesa all’astensione. Rifarebbe quella scelta?R: "Senza dubbio la rifarei. Sono stato educato alla laicità dello Stato e al rispetto delle leggi civili. Quando il cittadino è chiamato a compiere delle scelte concrete, il compito della Chiesa è quello di offrire ai fedeli degli strumenti per decidere in autonomia e consapevolezza. Per questo ho detto alla mia gente: ‘Informatevi, documentatevi, vedete se questo tipo di soluzioni sono giuste e giudicate voi'".
D: Per gli omosessuali la convivenza civile è l’unica soluzione possibile per poter vivere stabilmente una relazione. Non crede che l’Italia abbia bisogno di un riconoscimento normativo per queste situazioni?
R: "Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo".
D: Siamo in ritardo sulla tabella di marcia?
R: "Uno Stato laico come il nostro non può ignorare il fenomeno delle convivenze, deve muoversi e definire diritti e doveri per i partner. Poi la valutazione morale spetterà ad altri".E mi viene da dire: caspita, se UN vescovo ci è arrivato a capire che nessuno vuole cambiare la disciplina sociale e morale della chiesa, ma tutti chiedono che la chiesa stia fuori dallo stato... perchè non lo capiscono tutti?
A questa illuminante intervista risponde un inquietante figuro dal nome Alberto Giannino che, pare, sia abbastanza famigerato per le sue sparate anti-atei. Io, personalmente, non l'avevo mai sentito nominare e, probabilmente, è molto meglio per la mia sanità mentale... Già mi basta e avanza Pontifex -_-
E risponde come? Chiedendo le "dimissioni" di mons.Urso... Già...
Il post sul suo blog recita:
[Il Vescovo] propone che lo Stato risconosca le unioni gay, ma non i matrimoni gay
In ogni caso per un prelato è una posizione alquanto singolare che contrasta con il Magistero, la Tradizione e la sacra ScritturaCioè, il Magistero, la Tradizione e la sacra Scrittura dicono che lo stato non può riconoscere le unioni gay?
E da quando il Magistero, la Tradizione e la sacra Scrittura dettano ciò che lo stato può e non può fare?
Questo significa che se nella pubblica opinione si auspicasse paradossalmente un'apertura su certi temi arditi lo Stato sarebbe chiamato a realizzarli per esempio sull'incesto o sulla pedofilia.
Questa è la parte che mi preoccupa di più... quando una persona non riesce a distinguere una situazione con delle persone adulte e consenzienti che decidono di comune accordo di costruirsi una vita assieme da una in cui esiste una VITTIMA... mi resta solo da decidere se è in cattiva fede e mette sullo stesso piano cose che non lo sono per confondere quelli con meno neuroni oppure se VERAMENTE non vede la differenza...
Non solo: lo Stato se riconoscesse le unioni di fatto un cittadino potrebbe avere quattro mogli come nell'IslamQui proprio non capisco quale sia il nesso...
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