lunedì 16 maggio 2011

All'italiano non far sapere...

La sensazione che ho sempre di più è che ci sia in atto un consapevole tentativo di impedire che gli italiani SAPPIANO.

Lo so, probabilmente arrivo buona ultima a questa sensazione, ma di sicuro chiunque abbia voglia di informarsi, ormai non può non averlo notato.

Chi sa qualcosa dei referendum del 12 giugno? Chi ne sta parlando?
Solo la rete. In un paese dove una stragrande maggioranza della popolazione non usa la rete per informarsi.
In televisione e sui giornali, solo accenni.

Perchè non parlarne? Perchè volere a tutti i costi che la popolazione vada  a votare per dei referendum di cui non sa niente? Forse perchè  si vuole che NON vada a votare?

In rete il tam tam continua, i volenterosi che si sono presi la cosa a cuore martellano la data nella testa dei loro lettori, si cerca di far capire l'importanza. Ma vincerà l'informazione in rete o la disinformazione su tutti gli altri organi di informazione?
Io personalmente non ne ho idea. Quello che so è che, se vincerà l'informazione, non vedo come possano vincere i No, ai referendum. Mi aspetto una specie di plebiscito. Che sia questo il problema?

Un altro punto sullo stesso tema. Leggo stamattina su Repubblica che Carlo Casini, europarlamentare dell'UDC si è scagliato contro il gioco The Sims affermando quanto segue:
"È inaccettabile  -  ha detto Casini durante la trasmissione KlausCondicio - che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay, che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l'educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l'eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l'omosessualità".
Aggiungendo, subito dopo:
Casini annuncia di voler portare il problema all'attenzione dell'Europarlamento: "Vietare la vendita del gioco almeno ai minorenni (come è avvenuto con la pornografia) è una strada percorribile."
Capito? Al di la' della straordinaria chiarezza che ha l'on.Casini sulla formazione dell'orientamento sessuale (lo proponiamo per il premio Nobel, visto che sembra essere l'unico ad averci capito così tanto?), la sua strada è quella di vietare il gioco, assimilandolo alla pornografia. Cioè: non facciamo vedere che queste cose esistono, così magari scompaiono.
Non facciamo mai percepire che una famiglia omosessuale, magari con dei bimbi adottati, potrebbe anche essere una cosa NORMALE.
Vietiamo un gioco in cui una coppia omosessuale fa tutto quello che fa una famiglia etero.

Bel modo di educare... io ho ancora una magnifica copia dell'ultimo The Sims, e se mai mi capiterà di fare un figlio, lo piazzerò li' davanti prima dei 5 anni a costruire tutte le famiglie arcobaleno che gli pare....

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